Dopo 35 anni torna in vita Archie, l'antenato di Google

(SimonLeBon), 18/05/2024 11:12:

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Sembra qualche era geologica fa, ma sono passati appena 35 anni!

Simon

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RKj, 18.05.2024 12:00:

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Internet e tutto quello che ne consegue, sono effettivamente roba giovane.
La rapidità con la quale il mondo digitale evolve però, stordisce.

Ciao 👋

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(SimonLeBon), 18/05/2024 22:49:

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Infatti, e considera che al grande pubblico arrivano solo i fenomeni da baraccone, come i social, i siti di appuntamenti e di scambio foto/film. Dietro sono al lavoro tecnologie in continua evoluzione, magari sviluppate pochi mesi prima e destinate al tramonto in pochi anni.

Simon

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RKj, 19/05/2024 11:29:

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Proprio vero. Spesso, o sempre, le tecnologie vengono sviluppate prima per il settore militare e poi in minima parte condivise per questioni economiche. Così è anche per l'IT.

Pochi giorni fa parlavo con amici proprio di questo, di come siamo dipendenti da queste tecnologie che comunque evolvono a vista d'occhio. Visti i fenomeni astronomici recenti, si diceva che erano possibili problemi ai navigatori gps (che ovviamente rientrano nella categoria di tecnologia nata per scopi militari). Senza i navigatori, ad esempio, io a lavoro sarei in seria difficoltà.
Solo vent'anni fa usciva il TomTom che rivoluzionò l'industria e costava uno sproposito. Oggi, chiunque con uno smartphone da 50euro può gratuitamente avere in mano uno navigatore satellitare precisissimo.

Ciao 👋

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M71, 19/05/2024 15:49:

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Quasi quasi sento nostalgia di Netscape e Emacs...

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RKj, 20.05.2024 00:25:

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Ora tutti possono fare una ricerca su internet o compilare documenti.
Chissà che l'utilizzo dell'intelligenza artificiale nella programmazione informatica non renda più facile ed accessibile anche il creare software.

Una volta essere informatici, anche si primo livello, era una qualifica non da poco. Ora le stesse competenze informatiche basilari sono la base di conoscenza comune.
Ci sarebbe da discutere...

Ciao 👋

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(SimonLeBon), 20/05/2024 10:03:

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È vero, concordo con te, in generale.
Il "digital divide" però si è ampliato a dismisura, tra chi bene o male si trova a proprio agio con l'informatica e chi è del tutto negato.
Vedo però un'altra tendenza, che parte (tanto per cambiare) dagli USA.
Si chiudono le facoltà di letteratura e cultura, per lasciare aperte unicamente quelle tecniche.
Questo perché oggi non si vuole più pagare per frequentare lezioni di letteratura, storia, geografia o musica, ma si pretende di sostituirle con dei video, con wikipedia o, se va bene, dei maestri online.
Già gli amerikani non brillavano per cultura, adesso si faranno mettere l'anello al naso e trascinare dal politicante di turno che negherà i fatti avvenuti settimana scorsa...

Simon

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